Le origini 3
Vantaggi della prenotazione diretta
  • Acqua in omaggio in camera ogni giorno
  • Welcome drink e omaggio all'arrivo
  • Minibar gratuito
Check In
10 07 2024
Check Out
11 07 2024
Le origini 5
Prenota ora
Chiudi
Villa Cortine Palace

Le origini

ANIMA NEOCLASSICA, GEOMETRIE PALLADIANE ED ELEGANZE LIBERTY

Duemila anni fa il grande poeta latino Valerio Catullo affermava che “Sirmione, fosse la perla fra le penisole e le isole...” Un luogo così caro al poeta che era solito trascorrere numerosi soggiorni nella località, dove si narra che la sua famiglia possedesse una delle ville più sfarzose di tutto il Nord d’Italia. L’attuale Villa Cortine Palace Hotel sorge sull’omonima collina che si erge a un centinaio di metri dalla punta estrema della penisola di Sirmione. Il nome, proviene dal latino cortes, rappresentava un luogo di difesa che ospitava un presidio militare che godeva di una posizione strategica sul lago di Garda.

Durante l’occupazione austriaca del Lombardo-Veneto tra il XVIII e la metà del IXX secolo, molti visitatori, soprattutto di origine tedesca, vennero attratti dalla bellezza di Sirmione. Nel 1890 la proprietà dell’intera collina (circa 5 ettari) fu acquistata per 500 lire dal Conte Kurt Von Koseritz, ministro del Ducato germanico di Anhalt, che rimase affascinato dalla vegetazione e dal clima mite e temperato della splendida Sirmione. Qualche anno più tardi, tra il 1898 e il 1900, il Conte fece costruire la Villa spinto anche dalla volontà di aiutare la moglie malata di tubercolosi, che avrebbe beneficiato così del clima del lago, indicato spesso come valido trattamento terapeutico.

La facciata della Villa rispetta un rigoroso stile neoclassico con grandi colonne a sostegno del portico-facciata. Essa fu ornata con marmi veronesi che vennero trasportati, via lago, su larghe chiatte. Kurt Von Koseritz e la sua famiglia giovarono di questo luogo come meta di vacanza fino all’agosto del 1914 quando la moglie morì e pochi mesi dopo anche la sorella. A breve distanza dai tragici eventi, esattamente il 23 maggio 1915, l’Italia entrò in conflitto con l’Austria dando inizio alla prima guerra mondiale. Il Conte fu costretto così a tornare in Germania come conseguenza dell’antagonismo verso l’impero tedesco. La Villa venne confiscata come possedimento nemico dallo Stato Italiano e data in concessione al comune di Sirmione come lazzaretto.

Dopo la fine della guerra, la Villa venne riaffidata alla Federazione nazionale dei soldati di frontiera. Inizia così una nuova fase della storia di Villa Cortine. Tra il 1920 e il 1925 il comune di Sirmione tentò di acquisire la Villa e il suo parco. Tra le motivazioni che spinsero l’allora sindaco vi fu quella di utilizzare la villa come sede per il comune di Sirmione. Inoltre al comune stesso mancava una cisterna per l’acqua che il Villa Cortine poteva fornire visto che disponeva di un impianto idraulico azionato da un mulino a vento, oggi ancor visibile nelle fattezze della torre di fronte alla fontana Cavalli. In questo modo sarebbe stato possibile trasportare l’acqua alle abitazioni del villaggio a un costo relativamente basso.

La cessione del parco e della villa si compì solamente nel 1926 dopo che Giuseppe Donnagemma, un ricco industriale di Varedo, azionario maggioritario del gruppo industriale Viscosa, una delle più importanti aziende chimiche dei tempi, propose al comune l’affare. Il patto prevedeva che Donnagemma si impegnasse nella ristrutturazione e nell’ampliamento della villa e nella costruzione di adiacenti edifici scolastici; il comune nell’affare cedette oltre alla villa anche il parco, eccezion fatta per l'area dove sorgeva un tempo il monastero, che oggi è in parte parco pubblico con i resti visibili dell’antica chiesa e dove sorge l’asilo nido finanziato al tempo dall’industriale.

Donnagemma fece costruire da uno scultore vicentino la grande fontana che si presenta sul viale d’accesso, con il Dio Nettuno imperante e le fontane minori, pur sempre splendide, come quella del Monte Baldo, copia della fontana degli Appenini del Gianbologna, che protegge Sirmione e quella dei cavalli marini. Durante questi anni vennero inoltre piantumati nuovi alberi. Il parco, grazie al clima dolcissimo, ha visto fiorire una vegetazione unica fatta di palme, cipressi e cedri.

Qualche anno più tardi nel 1939, in età ormai avanzata, Donnagemma si vide costretto a cedere la proprietà alla famiglia della contea fiorentina Galletti di Sant’Ippolito. Intanto era scoppiata la seconda guerra mondiale, la Villa fu presto tolta ai Conti Galletti per essere adibita a comando militare prima dai tedeschi e poi dagli americani. La guerra finì e nel 1952, i Conti Galletti cedettero Villa e parco a Franco Signori, noto imprenditore alberghiero di Sirmione.

Cinque anni più tardi, nel 1957, l’architetto Cassi Ramelli, progettò e costruì il grande complesso odierno, ampliando la Villa e dando vita a quello che oggi è il lussuoso Hotel a 5 stelle. Gli anni passarono, il boom economico a cavallo tra gli anni 60 e 80 portò a Sirmione turisti da tutto il mondo e il Villa Cortine secondo le cronache del tempo fu uno dei luoghi di soggiorno più amati dalle celebrità. Nel 1987 la villa cambiò proprietà e passò nelle mani della famiglia Ghidini, noti industriali della città di Brescia, che decise di investire nella ristrutturazione e ampliamento dei servizi dell’hotel, portando il Villa Cortine a diventare uno degli alberghi di lusso più prestigiosi del Lago di Garda.

Le origini 29
Le origini 38
Le origini 50
Le origini 51
Le origini 52
Le origini 53
Le origini 54
Le origini 55
Le origini 56
Le origini 57

Follow us @VillaCortinePalaceHotel